SCREAMING TREES - SWEET OBLIVION
Le fonti dalle quali scaturisce un brano come BUTTERFLY, decisamente rappresentativo del lavoro sviluppato dagli Screaming Trees in questo album, sono facilmente individuabili nella musica psichedelica inglese prodotta tra il 1966 ed il 1967: citare di primo acchito i Beatles e i Rolling Stones, nel loro periodo figli dei fiori, viene del tutto naturale. I riferimenti, l’ispirazione, la scelta di alcune sonorità, modulazioni che rimandano a scale orientali, l’uso del pianoforte che cita Nicky Hopkins ed effetti per chitarra come il wah-wah, tutto in BUTTERFLY richiama quel periodo e quei musicisti che, animati dal fermento libertario e modaiolo di quei giorni, produssero una musica effimera quanto straordinaria: citare Jimi Hendrix diviene quindi spontaneo. ...READ MORESUICIDE SILENCE - The Black Crown
La terza prova, il disco numero tre nella discografia, è da molti considerato il punto nodale nella carriera di una band. Dopo l'esordio sulle ali dell'entusiasmo e che raccoglie un po' il meglio della gavetta pre-contratto ed un secondo lavoro generalmente di assestamento, la terza uscita dovrebbe segnare la maturazione definitiva, il reale livello del valore del progetto, lasciandosi definitivamente le scorie dell'inesperienza alle spalle ed addentrandosi nel vivo del proprio percorso artistico, concettuale e compositivo. ...READ MOREOPETH - Damnation
L'unicità di questo disco, il settimo capitolo della discografia degli Opeth, è senz'altro la caratteristica principale di un lavoro votato ad un progressive malinconico e maturo, ben distante dai lidi sonori comunque sperimentali della band, forse erroneamente circoscritti al fenomeno death metal, seppure in una delle sue incarnazioni più originali e ricercate. Gli svedesi, coadiuvati dall'amico Steven Wilson dei Porcupine Tree, impegnato nella produzione, nella composizione di alcuni brani e suonando il mellotron, decidono con questo disco di spingersi molto più in la del solito, esplorando sentieri stilistici alle soglie del jazz d'atmosfera e del progressive contaminato da nomi come Pink Floyd (in minima parte in realtà), certi King Crimson o dai conterranei disciolti Landberk, oltre che subendo una ovvia fascinazione da parte proprio dei Porcupine Tree. ...READ MOREPEARL JAM - Vitalogy Vinyl Edition (Remastered)
E’ probabile che ancora oggi, riascoltando “Vitalogy”, alcuni contenuti che al momento della pubblicazione, nel dicembre del 1994, lo hanno qualificato tematicamente e musicalmente contrassegnato, possano riannodarsi e riaffiorare, sollevando di nuovo, ad esempio, quell’interrogativo che solo Eddie Vedder avrebbe potuto allora disvelare e che mai, malgrado l’assillo di alcuni giornalisti, ha invece chiarito in maniera esaustiva e convincente,: ‘Immortality’, la tredicesima traccia dell’album, celebra, ricorda o più semplicemente è da mettere in relazione al suicidio di Kurt Cobain? In qualche maniera il brano richiama il gesto risolutivo che aveva messo fine ai giorni dell’indiscusso promotore e istigatore del grunge e dei Nirvana, che dalle sue intuizioni dipendevano? Kurt Cobain e Vedder non erano amici, soprattutto il primo aveva scarsa, anzi, nessuna stima del cantante dei Pearl Jam. ...READ MOREFOO FIGHTERS - The Colour And The Shape
"The Colour And The Shape" è uscito nel maggio 1997 ed è il secondo capitolo della ormai nutrita discografia del gruppo statunitese, che però in occasione dell'esordio omonimo tanto "gruppo" non era, visto che Grohl si era occupato di tutti gli stumenti oltre che di cantare. Trovati gli opportuni compagni d'avventura nelle persone del bassista Nate Mendel, del batterista William Goldsmith (entrambi provenienti dai disciolti Sunnt Day Real Estate) e del chitarrista Pat Smear, che aveva suonato come turnista nei Nirvana in sede live, il gruppo, coadiuvato dal produttore Gil Norton (Pixies, Echo & The Bunnymen, Counting Crows e Terrorvision, tra gli altri), si chiude in studio per registrare questo disco, con materiale praticamente già pronto, tutto a firma del leader. ...READ MOREAEROSMITH - Night In The Ruts
Una carriera come quella degli americani Aerosmith è chiaro e quasi fisiologico che debba conoscere momenti di crisi, se magari non proprio musicale, diciamo per lo meno umana, ed attraversare queste tempeste sperando di uscirne con meno ossa rotte possibile. Per i Toxic Twins erano tempi duri: gli eccessi portati dal successo e dal denaro cominciavano a farsi sentire e fu proprio nel corso della registrazione di questo "Night In The Ruts" che il giocattolo si ruppe e le strade di Steven Tyler e Joe Perry si separarono, fino all'auspicata reunion del 1984. ...READ MOREICED EARTH - Plagues Of Babylon
Il gruppo capitanato dal chitarrista Jon Shaffer è una delle realtà più serie e credibili della scena statunitense, capace, in quasi trent'anni di onorata carriera, di ritagliarsi uno spazio che va ben oltre il concetto di cult band, proponendo il suo variegato e poderoso power/thrash di non immediata assimilazione senza mai temere confronti o mode passeggere ed, anzi, attestandosi in una dimensione “true” che ha saputo superare indenne anche numerosi e importanti cambi nella line-up. ...READ MOREGRAVE - Out of Respect for the Dead
Squadra che vince, non si cambia. E perché mai gli svedesi Grave dovrebbero scegliere di modificare anche solo di poco una formula che ha loro regalato un seguito quasi fanatico? Ecco quindi che “Out Of Respect For The Dead” mette in mostra tutti i punti fermi che caratterizzano da sempre una proposta sonora come il death metal, fornendone una ennesima rappresentazione con classe e mestiere, non trascurando alcun aspetto tipico, ma dando prova una volta di più di saperci davvero fare con la materia. ...READ MORENUGENT, TED - Cat Scratch Fever
Personaggio assai singolare ed istrionico il chitarrista Ted Nugent di Detroit, Michigan, messosi in luce nella seconda metà degli anni 70 quasi esclusivamente negli States con un rock veloce e graffiante archetipo dell’heavy. Dal 1975 in poi il biondo Ted sforna un disco dopo l’altro, aiutato dai favori delle emittenti radio americane che lo individuano in un axe hero a stelle e strisce. Il successo e la popolarità arrivano nel 1977, quando vede la luce “Cat Scratch Fever”, terzo capitolo della sua carriera da solista dopo l’esperienza con gli The Amboy Dukes. ...READ MORESATRIANI, JOE - Surfing With The Alien
L’album viene pubblicato nel 1987, Satriani ha poco più di trent’anni ed è conosciuto soprattutto per il suo lavoro didattico: Larry LaLonde dei Primus, David Bryson dei Counting Crows, Kirk Hammett dei Metallica e su tutti il suo vero emulo, Steve Vai, sono stati suoi allievi. Questo suo secondo disco opera una vera e propria rivoluzione, determina l’avvento di un nuovo approccio alla chitarra, di un diverso rapportarsi delle mani con la tastiera dello strumento, tutto, dopo “Surfing with the Alien”, si trasforma ed altera, perché Satriani indica una quantità di possibili vie per il futuro del chitarrismo che sono anche difficili da definire, quantificare. ...READ MOREJUDAS PRIEST - Turbo
Turbo è un album molto più ricco e completo di quanto si scrisse all’inizio all’epoca. Di certo aprì ai Judas Priest le porte di un certo agio in classifica, specie Oltreoceano ed i favori di un pubblico più ampio con nuovi fans, specie nell’audience al femminile.
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DEEP PURPLE - Slaves And Masters
“Slaves and Mastrers” è un album del 1990, cioè inciso in un periodo di passaggio dai lustrini degli anni ’80 alle camicie di flanella dei primissimi ’90. Cosa doveva o poteva fare una band nata nel 1968, una band ormai storica e blasonata, una band con all’attivo almeno una decina di brani classici, per non rimanere soffocata, avulsa dai tempi? ...READ MOREIN FLAMES - Sounds Of A Playground Fading
Ben tre anni separano la pubblicazione di questo album dal suo predecessore “A Sense Of Purpose”, e per il quintetto svedese ci sono state delle serie novità, soprattutto a livello di line-up, che oggi vede la defezione di Jesper Stormblad, unico membro fondatore ancora presente nel gruppo, che ha abbandonato sembra per scelta personale, al fine di risolvere i suoi problemi di dipendenza dall'alcol, sostituito da Niclas Englin, una vecchia conoscenza, già negli In Flames infatti nel 1997. ...READ MORESANCTUARY - Refuge Denied
“Refuge Denied" è il primo album di questa band che bissò questo album tre anni dopo con In To The Mirror Black per poi scomparire dalle scene salvo riapparire qualche anno fa con ua line up quasi completamente nuova ...READ MOREPARADISE LOST - The Plague Within
Abbastanza movimentato ed imprevedibile il cammino artistico dei Paradise Lost che partì nel lontano 1988 sulla base di un gothic metal già evidentemente tendente al melodico, per poi affrontare nel corso degli anni ripetuti cambiamenti ed evoluzioni. Nel 2015 T”he Plague Within” confermò la sensazione che la band volesse riposizionarsi in un ambito gothic doom memore delle esperienze accumulate e del percorso artistico fatto. ...READ MOREALICE IN CHAINS - Dirt
Gli Alice in Chains contribuirono alla soundtrack di “Single - L’amore è un gioco”, con l’incantevole ‘Would?’. Il brano esprimeva e condensava, in 3 minuti e mezzo, gli orientamenti di una band che fondeva esperienze musicali diverse: la psichedelia anni ’60, stilemi del progressive primi ’70, una evidente tendenza e componente metal ed una apertura al grunge che era parte della loro proposta, anche se mai il segno distintivo. ...READ MOREKROKUS - Headhunter
Pensare di partire dalla Svizzera fino ad imporsi a livello internazionale nel panorama metal non poteva essere una passeggiata, e non lo fu per Marc Storace & soci. Dopo tre albums iniziali con cui la stampa li etichettò frettolosamente come dei cloni europei degli Ac/Dc, i Krokus sfoderarono un quarto album clamoroso, in grado di conquistare posizioni importanti anche nella classifica americana di Billboard, dove arrivano alla 25° e piazzarono ben tre singoli della Top 30. ...READ MOREHEAVEN SHALL BURN - Iconoclast (Part One: The Final Resistance)
Il quintetto tedesco giunge con questo album al quinto capitolo del suo percorso sonoro, votato da sempre al death/metalcore più duro e oltranzista, per nulla interessato a voci pulite ed aperture melodiche ma, anzi, di volta in volta potenziato e incattivito come pochi.
“Iconoclast” rappresenta infatti quanto di più estremo e tirato la band abbia composto e pubblicato fino al 2008, mettendo in luce una determinazione ed una coerenza incrollabili, degne dell'estremismo sonoro più puro e conservatore.
...READ MOREMARDUK - Frontschwein
Una carriera ormai giunta al quarto di secolo ha consacrato il gruppo svedese come una delle realtà più solide, coerenti e credibili dell'universo black metal internazionale. Al di là di mode o tendenze effimere, il percorso sonoro dei Marduk è rimasto solidamente legato ad uno stile che non conosce compromessi e che, col passare degli anni, ha assunto connotazioni sempre più personali e riconoscibili, anche per l'esperienza accumulata grazie ad una intensa attività live. ...READ MORESICK OF IT ALL - Last Act Of Defiance
Sventola fiera la bandiera dell'hardcore newyorkese. Se è vero che la qualità sta anche nel rispetto della tradizione, i Sick Of It All hanno una volta di più svolto alla perfezione il loro compito, portando coerentemente avanti un discorso sonoro che non molla mai, immutabilmente fedele a se stesso. ...READ MORETOOL - Lateralus
Al culmine della loro infinita disputa legale con la Volcano Records, la band losangelina dei Tool pubblicò nel 2001 “Lateralus”, loro terzo acclamatissimo album a cinque anni di distanza da “Aenima” , con un titolo che originariamente doveva essere “Systes Encephale”. ...READ MORESATRIANI, JOE - Not Of This Earth
Album d’esordio per colui che, prima di divenire famoso al grande pubblico, è stato il maestro di chitarristi altrettanto famosi del calibro di: Steve Vai (Frank Zappa/David Lee Roth), Kirk Hammett (Metallica), Alex Skolnick (Testament) e Larry LaLonde (Primus); paradossalmente tutti divenuti famosi prima di lui, seppur all’interno delle loro band di riferimento. Satriani invece, fin da subito, ha creduto nella carriera solista e quest’album è decisamente un esordio convincente, che lascia intravedere l’inizio di una lunga carriera. ...READ MOREARCH ENEMY - Khaos Legions
Strano il destino di quello che, fin dalle sue origini, è stato riconosciuto e definito come melodic death metal, una gustosa e credibile commistione dei suoni durissimi e spigolosi tipici del sottogenere death, ma in qualche maniera dilatati e arricchiti da infusioni melodiche, magari negli arrangiamenti di chitarra oppure, più palesemente, nell'uso delle parti vocali, in cori e ritornelli che abbandonano l'asprezza tout court di stretta scuola estrema, in favore di soluzioni più studiate e memorizzabili. ...READ MOREPARADISE LOST - Tragic Idol
Nella sua longeva esistenza artistica il gruppo dei Paradise Lost ha vissuto fasi alterne, non tanto dal punto di vista dei risultati commerciali e di riscontro di pubblico e media, ma proprio dell’evoluzione musicale. ...READ MOREAUDIOSLAVE - Audioslave
Una delle competenze meno enfatizzate nei discorsi sulla musica pop-rock è quella del produttore, benché il ruolo che ricopre sia essenziale, quanto risolutivo, nell’orientamento delle scelte artistiche del musicista o del gruppo di musicisti che in sala di registrazione sono impegnati nell’incisione di un loro disco. ...READ MOREOSBOURNE, OZZY - Blizzard of Ozz (Expanded Edition)
L’album di debutto di Ozzy come solista dopo la dipartita dai Black sabbath rappresenta a tutt’oggi uno dei dischi più importanti e seminali per la creazione di quello che dall’inizio degli anni 80 viene universalmente riconosciuto come heavy metal. Da “Never Say Die”, ultimo lavoro in studio con la band di Tommy Iommi, Ozzy aveva impiegato un paio di anni a formare una sua band , trovando anche il tempo di collaborare con Sammy Hagar (futuro vocalist dei Van Halen nell’album “Street Machine” e con i Triumph per “Progressions of Power”. ...READ MORECOOPER, ALICE - Hey Stoopid
Il primo album di Alice Cooper, quando con questo nome ci si riferiva ad una band e non ancora al cantante solista, risale al 1969. Sono quindi trascorsi quasi cinquant’anni di una intensa attività musicale durante i quali l’iniziale proposta è via via mutata a seguito di un sensibile, quanto inevitabile adeguarsi alle tendenze succedutesi nei decenni. ...READ MOREMOTORHEAD - 1916
Nel 1991, a quattro anni dall’ultimo album in studio, il discreto” Rocn’n roll,” i Motorhead si ritrovarono a misurarsi con un panorama musicale che continuava a modificarsi intorno a loro. Lemmy e soci venivano dal rock crudo, visionario ed esoterico di bands come gli Hawkwind , e furono tra le primissime espressioni di quello che in Gran Bretagna venne chiamato heavy metal. ...READ MOREJUDAS PRIEST - Screaming For Vengeance
“Screaming For Vengeance” è un disco molto importante nella carriera dei Judas Priest. Due anni prima Rob Halford e soci avevano pubblicato “British Steel “, che ancora oggi viene considerato il loro capolavoro assoluto. Un anno dopo era stata la volta di “Point of Entry”, un album molto controverso agli occhi della critica, considerato forse troppo “americano” e primo di quelle canzoni anthemiche cui i Priest ci avevano abituato. ...READ MOREIN FLAMES - A Sense Of Purpose (Re-issue 2014)
La capacità, o forse sarebbe meglio dire il talento che il quintetto svedese degli In Flams ha sempre saputo mettere in mostra ad ogni sua nuova pubblicazione discografica, risiede soprattutto nel riuscire di volta in volta ad alzare l'asticella, a spostare un po' più in la le coordinate di uno stile ormai consolidato, personale e riconoscibile, riuscendo a sorprendere, se non spiazzare, sia l'ascoltatore più smaliziato che il neofita, ingolosito magari dalle descrizioni di amici da più tempo addentro all'universo death metal melodico. Sì, perché ad inizio anni '90 gli In Flames, insieme a Dark Tranquillity e At The Gates principalmente, sono stati tra i più credibili e stimati pionieri del genere che forse ha creato le diatribe più vibranti all'interno della comunità metal internazionale fin dai tempi del dualismo thrash contro glam degli anni '80. ...READ MOREAEROSMITH - DRAW THE LINE
Situare un lavoro musicale all’interno di una corretta cronologia risulta estremamente utile per poterlo valutare e, in particolare, per poterlo collocare in una precisa cornice temporale. “Draw the line” degli Aerosmith viene pubblicato appena pochi giorni prima di “Saturday Night Fever” dei Bee Gees, che de “La febbre del sabato sera” era la colonna sonora e della disco music sarebbe divenuto un emblema: siamo nel dicembre del 1977. ...READ MORE
BLUE OYSTER CULT - Agents Of Fortune
I Blue Oyster Cult sono destinati ad essere ricordati quasi esclusivamente per un brano, quel “Don’t Fear The Reaper” che contenuto in “Agents of Fortune “del 1976 ne decretò un successo incredibile, concretizzatosi nel disco d’oro per le oltre 500 mila copie vendute prima ed addirittura nel disco di Platino due anni più tardi col milione tondo tondo di vendite dell’album. ...READ MORETIAMAT - Wildhoney (Re-issue 2016)
Il disco della svolta. Con “Wildhoney” i Tiamat hanno cambiato faccia, abbandonando lo stile death/doom degli esordi e scegliendo di votare il proprio sound ad atmosfere ben diverse, vicine a sperimentazioni pinkfloydiane, alla new wave, all'elettronica, alla musica ambient, alla psichedelia, a rifiniture di natura quasi folk. ...READ MORESWALLOW THE SUN - Songs from the North I, II & III
Questa è una storia che non può non colpire ed appassionare. I finlandesi Swallow The Sun esistono da circa 15 anni. Per poter riuscire ad esistere prima ancora che confermarsi ed affermarsi sono passati attraverso durisse esperienze personali e professionali. ...READ MOREOSBOURNE, OZZY - No Rest for the Wicked
No Rest For The Wicked segna l’ennesimo passaggio di Ozzy da una fase all’altra della sua carriera e discografia. Passaggi peraltro contraddistinti dall’avvicendarsi dei vari chitarristi che si sono susseguiti al suo fianco. Da Randy Rhoads a Brad Gillis, da Jake E Lee a Zakk Wylde. ...READ MOREHEAVEN SHALL BURN - Veto
Indiscutibilmente ogni nuova uscita del combo tedesco mette in evidenza e sottolinea come il concetto di miglioramento ed evoluzione sia familiare si nostri, che riescono, pur restando fedeli a quello che ormai è un loro trademark stilistico riconoscibile, a sviluppare il tema death/metalcore in modi diversi ma sempre convincenti e credibili, compiendo sistematicamente un più che valido passo in avanti rispetto al passato. ...READ MORECRADLE OF FILTH - Cruelty & The Beast
Giunti al terzo album, i vampiri britannici si lanciano con “Cruelty And The Beast”, pubblicato nel 1998, nella realizzazione del primo concept della loro discografia, incentrato sulla inquietante figura della contessa ungherese Erzsébet Bathory, personaggio realmente esistito nella seconda metà del XVI secolo, le cui vicende, tramandate tra storia e leggenda, grondano sangue, lussuria e morte. ...READ MORERAGE AGAINST THE MACHINE - Evil Empire
Quattro lunghi anni separano il primo devastante album d’esordio dei Rage Against The Machine da “Evil Empire”, secondo capitolo di una saga che - si poteva prevedere - non era destinata a durare troppo a lungo. ...READ MORESUICIDAL TENDENCIES - LIGHTS CAMERA REVOLUTION
Dopo una lunga e ricca militanza discografica sulla scena hardcore crossover americana, i Suicidal Tendencies di Mike Muir raggiunsero l’apice della loro popolarità quando la Epic Records decise di investire pesantemente su di loro nel 1990. ...READ MOREEXODUS - Bonded By Blood
Se questo disco non avesse incontrato problemi di pubblicazione all'epoca della sua uscita, probabilmente avrebbe fatto in tempo ad entrare nel novero assoluto delle pietre miliari sia del nuovo sottogenere metal, il thrash, se non addirittura di tutto lo scibile heavy in generale.
“Bonded By Blood” è uscito nel 1985, con un anno abbondante di ritardo rispetto al progetto iniziale, ma questo non ha impedito a ciascuno dei brani che lo compongono di divenire leggenda e causa di mischie furibonde e boati di approvazione ad ogni concerto del quintetto della Bay Area, fino ai giorni nostri.
...READ MOREQUIET RIOT - Metal Health
Nel 1983 l’heavy metal comincia a manifestarsi anche negli States, dove sarà destinato ad una rapida e folgorante ascesa. I Quiet Riot sono tra i precursori del genere, una band nella quale aveva militato anche il mitico Randy Rhoads prima di diventare axe hero della formazione di Ozzy Osbourne. ...READ MORECALIBAN - Ghost Empire
La formula cosiddetta metalcore o la si ama o la si odia. Non sembrano esserci vie di mezzo, e chi ha avuto fino ad oggi la capacità o la volontà di entusiasmarsi di fronte al cantato growl coi ritornelli melodici dalle voci pulite, ai cori anthemici, a chitarre bombastiche su ritmiche tutte doppia cassa, breakdown continui, accordature ribassate a cannone e tempi marziali, certo non potrà esimersi da provare un certo entusiasmo di fronte alla nona uscita dei tedeschi Caliban, sulla scena da una quindicina d'anni, ma ben decisi a rimanere in sella rimanendo fedeli al loro stile, ad un genere che ormai di giovanilistico non ha più nulla, ma che si è ritagliato seguito e credibilità sulla scorta di imprevedibili - fino a poco tempo prima - incursioni nella parte alta della classifica generale dei dischi più venduti.
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